Come funziona ?
Quando un soggetto pone una richiesta di aiuto psicologico sta già compiendo un implicito ed in parte inconsapevole atto di fiducia nelle proprie potenzialità intrapsichiche, in quanto crea le condizioni per attingere ad esse come “materia prima” da cui poter trarre, attraverso la figura terza dello psicoterapeuta, elementi risolutivi ai problemi da cui si percepisce sovrastato.
In particolare, la relazione psicoterapeutica, creando un clima relazionale di ascolto, di accettazione e di comprensione profonda degli aspetti di personalità del soggetto, suscita nell’ utente le condizioni favorevoli per cogliere i significati profondi connessi al proprio problema e rimasti, fino a quel momento, al di fuori del proprio campo di consapevolezza.
I problemi/disagi/sintomi per cui il soggetto ha posto la sua richiesta di aiuto costituiscono, pertanto, una preziosa opportunità che il soggetto “inconsapevolmente escogita” nella direzione di una crescita e dell’emancipazione di sé.
Attraverso la progressiva acquisizione consapevole del proprio "sistema di funzionamento psichico", guidata dallo psicoterapeuta, il soggetto assume, infatti, gradualmente, un governo sul proprio modo di essere che si basi sull’accettazione di sé, nei suoi punti di forza e nei propri limiti. Sulla base di questo "nuovo assetto intrapsichico", che implica una rinnovata integrazione dei propri aspetti personali, l’individuo amplia e consolida la propria capacità di affermarsi secondo un proprio “stile personale” ed una propria “autenticità”.